Ormai
lo avete capito: con "Chi più
Re di Noi" non puoi fare piani: oggi sei qui, a goderti senza pensieri un
pomeriggio di piacevoli frivolezze e domani potresti dover correre per salvarti
la vita. Non metterti mai troppo comodo mentre lo leggi perché a lui star fermo
non piace. Con questo episodio usciamo un attimo dal continuum della storia
principale per godere di un unicum in cui la meraviglia è così diffusa da essere considerata una malattia infettiva. Airheads, il cui titolo si rifà sputato al
film del 1994 con protagonisti Brendan Fraser, Steve Buscemi e Adam Sandler, è
la parentesi non programmata in cui ho voluto far cimentare Enrico, Tette' e
Zanna in una disciplina che sfiora l'epicità
dei grandi miti classici: l'AIR BANDING.
Chi fa parte della generazione dei Millennials sa già di cosa sto parlando ed è anche capace di dirmi da dove ho preso l'idea. Nell' episodio 9 della quinta stagione di SCRUBS, infatti, all'Ospedale Sacro cuore sono aperte le audizioni per il nuovo cantante dei Cool Cats, la band formata dall'avvocato Ted (chitarre), dall'inserviente (basso) e dal fattorino (batteria). Nessuno di coloro che, al tempo, stava guardando la televisione aveva la minima idea di essere a poche inquadrature dal mito.
Tutto qui? Dite voi.
Che ci vuole? Dice qualcun altro.
Ma
non è mica così facile se pensate che i nostri stanno cercando di vincere un
concorso di Air Banding da almeno tre anni con infimi successi. I ragazzi
prendono molto sul serio la cosa tanto che Spanky ci racconta che ogni anno la
band si scioglie per via dei dissapori intestini, che partono già al sound cheek. Non sono mai d'accordo su niente e bevono
come spugne, per conservare intatto lo spirito rock che gli scorre nelle vene.
Però il tempo passa e le brucianti sconfitte pesano ogni anno di più, così
hanno deciso di affidarsi a manager d'eccezione: Cecilia e Virginia. Dopo aver provato, ricevendo come risposta un
doppio dito medio che una comunicazione più
chiara dovrebbero inserirla alle scuole di specializzazione di marketing, a
farle partecipare allo show in qualità di coriste si sono consolati realizzando
che ci sarebbe stata più gloria da spartire per loro tre, allora. Oddio, contenti loro.
In ogni caso anche il look vuole la sua parte, se non altro perché non è che devono fare molto altro se non apparire. Zanna è stato ricoperto di trasferelli cattivi e piercing a calamita, anche se Tetteballerine aveva proposito di farglieli veri; Spanky indossa pantaloni di pelle attillati, canottiera bianca, Wayfarer alla Blues Brothers e metri di polsini ricavati da vecchi tubolari; Tetteballerine ha scelto pantaloni lucidi giro-pube, in modo da mettere in mostra l'addominale basso, quello così definito da sembrare un'indicazione stradale per il suo parco giochi e il torso nudo ben oliato, così che risalti sotto le luci del palcoscenico.
Sfuggono alla prima rissa quando sono ancora al banco delle iscrizioni. Mi piaceva pensare che Tette' potesse rivaleggiare a suon di "onde pettorali" con il buttafuori del locale, come in un classico scontro tra auree in Dragon Ball.
Dopodiché è subito il momento di un'infilata di citazioni
cinematografiche senza pietà. Si comincia con Blues Brothers, ovviamente e si
approda a School of Rock.
I ragazzi hanno deciso di chiamarsi
i "Lady's Breast" che letteralmente potrebbe essere un titolo
dignitoso per un film pomo italiano anni '90: Petto di donna.
Quello
che mi sono dimenticato di dirvi è
che il movimento pettorale di Tetteballerine ha doti taumaturgiche, come la
reliquia di un santo, e che Enrico e Zanna ormai sono in grado di capire le
emozioni e gli stati d'animo dell'amico vedendo in che modo muove il petto.
Come coi cani. Mentre Tette' e il buttafuori sono ancora impegnati a darsi un
tono misurandosi
gli uccelli, è Virginia che prova a distogliere
l'attenzione per rivolgerla su di sé. Non le serve molto: le basta un piccolo
colpo di tosse e dichiarare di avere la gola secca in direzione dei ragazzi che,
per farsi accompagnare, le hanno promesso da bere. A quel sentire, ho
immaginato che un gruppo di ragazzi lì attorno convergessero immediatamente
verso Virginia per accontentarla e crearsi una chance. Mentre scrivevo questa
scena non sono riuscito a togliermi dalla testa il momento in cui Gandalf il
Bianco facesse la sua comparsa alla testa di un esercito ne "Il Signore
degli Anelli".
Noi maschi siamo come locuste: dove c' è da mangiare noi ci fiondiamo senza ritegno e senza diritti di precedenza. Questo, almeno, è vero in quei contesti in cui il testosterone è ammassato all'inverosimile e quell' unico neurone a testa, invece di connettersi a quello degli altri, come in una specie di Pandora da sabato sera e dare vita a un essere mediamente pensante (seppur temporaneo), si affoga dentro a fiumi di alcol e regredisce allo stadio evolutivo del Neanderthal.
Quello
che penso io è che, fondamentalmente, anche questo tipo di approccio è una caratteristica con cui ci si sceglie, come la simpatia,
l'attrazione fisica, il modo di vedere il mondo. Lo dico perché, personalmente,
non ho mai conosciuto ragazze che non mostrassero interesse nei miei confronti,
pur provandolo. Non dico che ne abbia
mai incontrate, dico che il
risultato, per un analitico come me, è
stato girare pagina, tirare il freno e
concentrarsi su altro quando vedevo che dall'altra parte non c'era interesse.
Dico questo anche perché conosco ragazzi che, invece, in questo gioco al gatto
col topo, riescono a districarsi bene e a non perdere mordente quando io gliel'avrei
già data su (mi sarei arreso, NDR) da tempo.
Chi parla la stessa lingua si si comprende. È tanto facile.
Che una rock band di Air Banding inizi il suo concerto con "Thank you for loving me" dei Bon Jovi non è così prevedibile. Tette', però, ha un piano ben preciso e come frontman del gruppo molto del lavoro è sulle sue spalle. Anche se in questo caso sarebbe meglio parlare di terga perché, agitandole in maniera sexy e ambigua, fa arrossire quasi tutte le ragazze presenti le in sala. Sono quelle che non hanno ancora avuto un rapporto di reciproca confidenza con lui. Si riconoscono bene perché hanno ancora il loro amor proprio intatto.
Enrico, alla tastiera, si prodiga sullo sfondo nella sua imitazione di Steve Wonder sorridendo, battendo le mani a tempo e dondolando la testa a destra e sinistra. Se per mestiere facessi l'animatore alle feste per bambini, quello sarebbe uno dei miei cavalli di battaglia. Ogni volta che parte una bella canzone e io indosso gli occhiali da sole, fatevi largo perché è più che probabile che parta per la tangente. È quasi come un tic, non lo so mica se riuscirei a non farlo. Non ho avuto ritegno nemmeno per il Boss, Bruce Springsteen. C'è tanto di testimonianza fotografica. Ah, ai matrimoni non rispondo di me, quindi occhio con gli inviti.
Il pezzo con cui scelgono di
affrontare la finale è "Cum on fell the noize" dei Quiet Riots. Tutti
danno il massimo per la vittoria, per il successo e per la gloria ma è Zanna che all'
improvviso diventa l'eroe del giorno: il Vishnu della batteria, a metà del pezzo, prende e si lancia sulla folla. È esattamente così che finisce il capitolo:
prima del verdetto.
Ma come?
E chi vince? Ce la fanno?
Risposta: in fondo, è davvero
importante?
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