Alessio Chiadini Beuri: Dentro il libro e oltre: La leggenda di Membrokid

giovedì 8 aprile 2021

Dentro il libro e oltre: La leggenda di Membrokid




Se pensavate di averli ormai conosciuti tutti, i personaggi di Chi più Re di noi, mi duole deludervi ma così non è perché Membrokid si è messo in testa di entrare nelle vostre vite e non lasciarle facilmente. Personaggio secondario, appena un gradino sopra le Viesse, Membrokid non sarà presente in tutte le avventure di Tette’, Zanna e Spanky ma con alcuni, strategici, camei condizionerà spesso la vita dell’appartamento.

Membrokid è un soprannome che rappresenta la fusione di due caratteristiche fondamentali di questo personaggio: “kid” deriva dal leggendario fuorilegge Billy the Kid perché anche Membro* scalpita per mostrare la sua belligeranza e il suo carattere fumantino da tutore dell’ordine in un Far West per lui incomprensibile fatto di smidollati (fa il guardiano notturno in un centro commerciale e se ne crede lo sceriffo) ed è esagerato in ogni cosa che fa (come copertina nel primo capitolo in cui fa la sua comparsa scelsi come foto quella dell’agente di scuola di polizia Tackelberry, tanto per farvi capire; “Membro” invece perché, sempre a detta sua, possiede, in dotazione oltre all’arma di ordinanza, un altro cannone naturale delle dimensioni di una piccola penisola e non ha vergogna a farlo sapere a chiunque capiti.


Membrokid va verso la cinquantina, non è in grado di raccontare qualcosa che abbia una parvenza di verosimiglianza al reale, è convintamente razzista e potrebbe anche essere iscritto alla Lega.

È il personaggio che racchiude in sé tutta la birraggine, la strafottenza e rozzezza del provincialotto ignorante e campagnolo. Ma ha anche dei difetti. Oltre a parlare di armi e razze, gli piace fare battute sulle dimensioni della sua minchia con quel becero e infantile umorismo che in ogni caso fa ridere, inorridire, vergognarsi.

Un paio di esempi, tratti direttamente dal capitolo:

“…se vai a farci la spesa lui passa tutto il tempo a misurare a palmi i salami più grossi; per non parlare di quando si fa scappare apposta le chiavi dalle mani per piegarsi e fingere che la lunghezza del suo sesso lo ostacoli nell'operazione.”

Devo dire che a me diverte molto ma capisco anche che alla lunga possa smagare (venire a noia, NDR) e che nella ventata di decontestualizzazione anacronistica che si sta facendo su vecchi film, cartoni, libri e serie TV per applicare censure in una caccia alle streghe di intenti razzisti e sessisti, Membro* possa anche scandalizzare.

Membrokid non è finito in Chi più Re di noi così per caso, intendiamoci. E nemmeno perché avevo in testa di scrivere un romanzo corale in cui tutto funziona da dio come nel primo Avengers. È stata colpa del Fangio, come al solito. Se non si fosse fatto pescare a rubare un paio di mutandine da Intimissimi, il resto dell’esistenza di Spanky, Zanna e Tette’ sarebbe stato certamente migliore.

In questo modo scopriamo (anch’io, in qualità d’autore) che Fangio è un fanatico (i malpensanti direbbero “feticista”) della lingerie femminile ed è riuscito a resistere appena cinque minuti di fronte alla vetrina del negozio prima di farsi prendere dal desiderio istintuale di entrare per accarezzare un paio di delicate mutandine di pizzo rosso e farle sue. Avrebbe potuto andare alla cassa e acquistarle legittimamente, è vero, ma ciò non gli avrebbe permesso di sopperire con l’adrenalina di un colpo gobbo alla mancanza di sfogo sessuale che lo aveva colto in quel preciso istante. Fangio prende le mutandine che gli piacciono, allora, ed entra in un camerino. Ne esce cinque minuti dopo, scuro in volto, e le va a rimettere a posto. Le sue, però. Immaginatevi la scena: in mezzo a un filare rigoglioso di pizzi e perizoma di seta rossi e neri, ecco spuntare una mutanda bianca da uomo, magari un po’ lassa al posteriore come tutti gli slip di chi ha l’abitudine di grattarsi il buco del culo in momenti qualsiasi del proprio quotidiano, a penzolare mollemente cercando disperatamente di mimetizzarsi. Fangio, allora, con l’intento di essere ricordato per altro che non sia il furto, va alla cassa e si lamenta con la commessa per l’aumento dei prezzi. Quando fa una cosa, Fangio, la vuole fare bene fino in fondo. Anela al successo totale, meno non è ammesso. Così, mentre Fangio tenta di scusarsi con la commessa per aver alzato la voce facendola invaghire di lui, Membrokid si accorge della mutanda appesa e fa scattare la perquisizione corporale.

Ed è a questo punto che la narrazione degli eventi si divide: il punto di vista di Fangio e quello di Membrokid, dei quali vi lascio godere nella solitudine della vostra cameretta.

Il capitolo non è lunghissimo e gli omaggi cinematografici non sono tanti, ma noi puntiamo principalmente alla qualità. Quando Fangio viene infine scoperto dall’ispettore Callaghan del centro commerciale, si butta in ginocchio e implora il perdono in stile Jake Blues.


Quasi Membro* si lascia impietosire. Chissà quanti gracili compagni di classe che bullizzava gli ha ricordato Fangio in quel momento. Purtroppo Fangio ha voluto però giocare con la buona sorte una volta di troppo e prima di congedarsi ha tentato di farsi dare il numero di telefono dalla commessa del negozio.

Ma come già sappiamo c'è un lieto fine e Fangio e Membro* hanno stretto un’amicizia duratura nel tempo, che purtroppo si è allargata anche agli incolpevoli protagonisti del romanzo, che ne avrebbero fatto volentieri a meno.

La seconda citazione cinematografica del giorno mi serve per spiegare il motivo per cui Fangio e Membrokid, dopo essersi trovati, si sono così piaciuti per sugellare una vera amicizia.


La canzone: A girl like you by Jack Mack & The Heart Attack

Questo è il brano che apre il terzo album della colonna sonora di Chi più Re di noi e ormai credo che abbiate capito quanto mi piacciano i fiati nelle canzoni. Ciò rimanda ovviamente a un tipo di musicalità anni ‘80 da cui credo che non mi libererò mai. Jack Mack & The Heart Attack non li ho mai sentiti nominare in 30 di vita e sono arrivato a loro soltanto in maniera casuale e non voluta. Polleggiavo, coma faccio di solito, su youtube alla ricerca di filmati che mi ispirassero e ad un certo punto approdo su questo canale che proponeva brani delle varie colonne sonore montando spezzoni del film da cui erano tratti con la particolarità di non farne trailer del film stesso ma videoclip del brano. Quindi se era un brano lento, erano state prese scene tensive e tristi e viceversa. Così mi sono imbattuto anche in uno dei brani della colonna sonora di Scuola di polizia (la canzone non è quella che vi presento oggi ma il gruppo-rivelazione sì) e me ne sono perdutamente innamorato. I Jack Mack & The Heart Attack, come al solito, li conosco solo io in Italia ma ciò non mi scoraggia e persisto a diffonderne il verbo.





Chi più Re di Noi: la ragazza che ascoltava i Guns N' Roses

Editore: Andaluso Errante Books
Prima Edizione: Dicembre 2016
Seconda Edizione: Ottobre 2020
Genere: Narrativa Contemporanea

MOBI (Amazon): 3,49 € 
Copertina flessibile: 15,00 €

Quarta di copertina: "Bologna. Una nuova ragazza è venuta ad abitare nell’appartamento sopra a quello di Enrico, Tette’ e Zanna, solo che nessuno l'ha ancora vista. Il primo si è convinto che si tratti della donna della propria vita ed è deciso a incontrarla, il secondo si è offerto di curarne l'irrequieta smania di svegliarli nel cuore della notte facendole assaggiare un po' del toro da monta qual è, l'ultimo non è sicuro che il fantasma dello zio morto in quella casa la lascerà in pace.
Cecilia e Virginia alzano gli occhi al cielo"



Qualche Recensione:



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