Alessio Chiadini Beuri: Dentro il libro e oltre: Io sono Leggenda

venerdì 1 ottobre 2021

Dentro il libro e oltre: Io sono Leggenda

 


Dopo le fatiche e le assurdità della Saga dell’Iniziazione torniamo alla nostra virgolettata normalità. L’inizio di questo capitolo rappresenta uno spaccato autobiografico che potrebbe, da solo, definire più della metà della mia vita: essere single dentro una compagnia di amici fidanzati da sempre.

Sì, sono stato una “Single Lady” per molto più tempo di quanto abbia voglia di raccontare. Difficile da credere, lo so.


Perciò la “leggenda” del titolo è proprio colui che riesce a restare scapolo nonostante attorno ci siano soltanto esempi virtuosi di quanto sia fantastica, appagante e totalizzante la vita di coppia.


Ora fermatevi un attimo e chiedetevi perché, nel romanzo  affermo che i fidanzati sono come il mago Otelma.

Ammetto che, almeno per coloro che condividono il mio stesso bisogno di dividere l’esistenza con un’altra persona amata, non è stato un periodo particolarmente simpatico da ricordare. Bramavo disperatamente ciò che gli altri avevano e che a me era sempre mancato (vuoi per i miei gusti difficili, o per l’essermi innamorato di vere sfigate che mi hanno seccato l’anima e poi se la sono tirata su sopra la porcellana del mio amor proprio, vuoi perché sono stato così cieco o stolto da farmi sfuggire quelle giuste) e vivevo i giorni con un senso di incompiuto che non mi lasciava mai andare.

Mica chiedevo molto, solo un amore tutto mio.


In questo romanzo, invece, Leggenda è un Tetteballerine che vede i suoi migliori amici uscire per andare a un appuntamento galante. 

Uno per ciascuno. 

Con persone diverse. 

Infatti Spanky esce per andare a bere un caffè con Alena, la studentessa russa che ha incontrato al CILTA, mentre Zanna accompagna Caterina (la ragazza spagnola che prima gli ha spezzato il cuore e poi è riapparsa la notte di Capodanno) a vedere un appartamento.

Tetteballerine svalvola in preda a una crisi isterica in piena regola, per non aver mai imparato a gestire sentimenti quali la gelosia, il senso di abbandono e l’inividia (desiderato dalle creature più divine del creato e talmente bello che nessuno si sognerebbe mai di lasciarlo). Potrebbe non avere comunque tutti i torti visto che Spanky ammette di aver trascurato le amicizie nell’ultimo periodo per passare del tempo per conoscere meglio Alena, che ha oramai soppiantato l’inquilina del terzo piano dai suoi pensieri.

Per quanto riguarda Zanna, Caterina continua a trascinarlo a ogni aperitivo che si palesa, etnico e non, probabilmente perché non ha ancora inteso che il suo ragazzo non possiede il senso del gusto.

Scopriamo anche che Alan, il ragazzo che per Capodanno ha portato Virginia a Parigi, le scrive così spesso che lei è costretta a tenere il telefono sempre sotto carica mentre si limita a rispondere una volta ogni dieci, con meno di venti caratteri. E zero emoticon che nei cellulari pre-smartphone dovevi tener premuto # una vita e le sa sfatica.

Spanky e Zanna cercano di schivare i colpi di Tetteballerine proponendogli di uscire con le matricole, ora che fanno ufficialmente parte del gruppo, ma lui si scherma con uno scudo in vibranio di sensi di colpa e rimanda tutto al mittente.


Scegliendo davvero il momento giusto, Cecilia rincasa, tutta agghindata. Ora che frequenta la zingaro, ce n’è anche per lei. Lo zingaro è il ragazzo che ha incontrato al CILTA mentre aiutava Spanky a trovare l’inquilina del terzo piano. I ragazzi lo chiamano così per via del suo modo di vestire, del suo modo di essere, del suo urticante modo di lavarsi e vivere in coesistenza con altri esseri umani. Lo zingaro, o l’uomo-gitano, è un fedele ritratto antropologico di una categoria di individui, la cui maggioranza è costituita da uomini, che era molto diffusa quando ero ancora su piazza. Ora non so, spero si siano estinti. Ne parlerò ancora, e con dovizia di particolari, ma per farvela breve non è altro che il capostipite Birkenstock-munito di quella razza di intellettuali new-age che si vestono con la canapa, pieni di piercing, spesso fumati, che adorano la fotografia, citare qualche sconosciuto filosofo morto suicida e per cui tutte le ragazza impazziscono mentre parlano loro di rivoluzioni proletarie e misticismo.




Non so se sarei arrivato a odiare tanto il genere se non fosse stato per la stronza di turno che me l’ha messo in mezzo alle razze della vita mentre scendevo di gran carriera giù per la collina delle delusioni amorose.

Attente, là fuori: escono dalle fottute pareti.

Quando Cecilia chiede ai ragazzi che cosa sia preso a Tetteballerine, che sta impedendo a tutti di uscire di casa, Spanky dà l’allarme:

«È un codice ADAC.»

«Sta così male?»

«Prima era sul terrazzo a cantare Baglioni. Nudo.» le risponde Zanna.

«Non hai davvero un’ADAC a portata di mano?» chiedo di nuovo.

«Mi chiedi l’impossibile.»

Che cos’è un’ADAC non ve lo dirò, bisogna che vi godiate il romanzo ma voglio darvi un indizio: è molto più facile incontrate il Bigfoot.






La canzone: No matter, Jack Radics

Perchè ho associato questa canzone a questo capitolo?
La prima ragione è perchè è anche la canzone con cui si chiude quel film incredibile che, a mio parere è "Chiedimi se sono felice", in cui c'è Aldo che, vestito come John Travolta ne "La febbre del sabato sera", si scatena in questa danza stroboscopica e assolutamente cool. 

La seconda è perchè, tecnicamente, è così che i ragazzi desidererebbero che Tetteballerine accogliesse la nuova condizione di vita che gli si è presentata a causa delle scelte personale dei suoi amici.






Chi più Re di Noi: la ragazza che ascoltava i Guns N' Roses

Editore: Andaluso Errante Books
Prima Edizione: Dicembre 2016
Seconda Edizione: Ottobre 2020
Genere: Narrativa Contemporanea


Quarta di copertina: "Bologna. Una nuova ragazza è venuta ad abitare nell’appartamento sopra a quello di Enrico, Tette’ e Zanna, solo che nessuno l'ha ancora vista. Il primo si è convinto che si tratti della donna della propria vita ed è deciso a incontrarla, il secondo si è offerto di curarne l'irrequieta smania di svegliarli nel cuore della notte facendole assaggiare un po' del toro da monta qual è, l'ultimo non è sicuro che il fantasma dello zio morto in quella casa la lascerà in pace.
Cecilia e Virginia alzano gli occhi al cielo"


NB: da qualche giorno è disponibile anche la variant cover dedicata a John Belushi e Animal House!
Costa solo 1.50 in più rispetto alla classica perché è in copertina rigida!



Qualche Recensione:



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