Alessio Chiadini Beuri: Dentro il libro e oltre: Viesse (i monologhi delle Vagine Sanguinanti)

venerdì 19 marzo 2021

Dentro il libro e oltre: Viesse (i monologhi delle Vagine Sanguinanti)

 


In tutta la storia della letteratura non troverete da nessuna parte, un gruppo così ben scritto e ben pensato come quello delle Vagine sanguinanti, giuro. E non me ne sto nemmeno vantando, lascio le Viesse libere da copyright, non me ne prendo nemmeno il merito, guardate. Sono un così gran bene per l’umanità che non mi sento di privarne il mondo tutto.

 Se fino ad oggi ho cercato di schivare blande accuse di sessismo, ora è il momento di rispondere con un montante alla Ken di Streetfighter. Le Viesse sono l’essenza del GIRLPOWER, il vero braccio armato del femminismo dei giorni nostri. Un esercito devastante come quello di re Serse il Macedone: dove passa non cresce più erba e gli uomini non riescono più ad alzare la testa, figurarsi per guardare il sole.


Mettiamo in pausa le Vagine Sanguinanti e guardiamo che combina Spanky all’inizio di questo capitolo. Premetto che, dopo Internet a 33k  e la descrizione dell’inquilina del terzo piano (alta, bella e russa) il nostro passa tutto il tempo che può su e giù per quel pianerottolo, sperando di incontrarla uscire o rincasare. In uno di questi momenti stalker ha trovato un fermaglio per capelli, che si è tenuto e che porta, ormai, sempre con sé. Ce l’ha anche mentre fa compagnia a Cecilia in fila alle poste. Lei lo prende per il culo per il feticcio, perché gli sta attribuendo una proprietà transitiva per cui se lui fa una carezza al fermaglio, è come se la facesse anche alla ragazza dei suoi sogni. Sono strani i sognatori. Vedono e credono in cose che non ci sono e le sentono come se esistessero veramente. Non era raro che da piccolo attribuissi un’anima alle mie cose preferite. Non ci parlavo, ben inteso, ma le trattavo come esseri umani. Fa serial killer, tutto ciò? Ci sono gli estremi?.

Visto che Cecilia sfotte Enrico, lui la fa vergognare di fronte a tutti facendo credere che stiano parlando delle sue mestruazioni. A volte il non-detto stimola la malizia di chi ascolta. Anzi, togliamo a volte. Siamo esseri maliziosi che non aspettano altro che ascoltare discorsi sconci e piccanti. Come guardare dal buco di una serratura due che fanno robe sozze.


Enrico parla delle amiche che Cecilia deve incontrare in facoltà appena finito alle poste: le Vagine Sanguinanti, appunto. La cosa divertente quando scrivo di loro è creare ogni volta lunghe e articolate parafrasi per descrivere loro e la loro attitudine distruttiva nei confronti del genere maschile, che accettano di riconoscere soltanto quando è il momento di copulare. Per divertimento. Le vagine Sanguinanti sono nate dopo un’uscita con un gruppo di amiche, molti anni fa. Credo che fossi l’unico maschio e ad un certo punto loro hanno iniziato a parlare di ciclo mestruale, assorbenti, composizione dei grumi, densità dei flussi e tutto il corollario. Non è stato imbarazzante quanto piuttosto straniante, come lo sarebbe stato per qualsiasi altro ragazzo, in ogni caso. Dovete sapere che, a noi, la materia non interessa non tanto perché siamo stronzi insensibili ma perché non la capiamo, non ci entrano in testa i calcoli e i sintomi che avete, noi li utilizziamo per tutte le volte in cui ci rispondete male o vi arrabbiate. Più che altro per darci una spiegazione razionale dato che spesso non abbiamo idea di cosa abbiamo fatto di male per avervi fatto incazzare.



E soprattutto mi affascina l’incredibile fenomeno di sincronizzazione del ciclo tra donne che hanno un'assidua frequentazione reciproca. Sono partito da questo straordinario fenomeno naturale immaginare le Vagine Sanguinanti: loro sono sempre mestruate nello stesso momento e muovendosi come gruppo, il loro fattore distruttivo è esponenziale in quanto il loro livore e il loro nervosismo se lo alimentano a vicenda.

Il famoso moto perpetuo.

Quando hai un’intuizione di questo genere, non devi fare altro che mettergli davanti tutto quello che ti passa per la testa e stare a guardare cosa succede, come davanti a una pressa idraulica. 

La quantità di sangue che Enrico si è visto scorrere davanti mentre le ragazze conversavano tra loro è paragonabile alla scena dell’ascensore di Shining. Eccovela.


Ho scelto la canzone Switch di Will Smith del 2004 per l’alto tasso di adulazione riservato alla rappresentanza femminile che si muove, balla, attizza e shaka il booty di fronte a ogni maschio arrapato presente. Mi ha ricordato il capannello che Enrico e Cecilia trovano all’ingresso della facoltà dove le Vagine Sanguinanti li stanno aspettando. Non vi ho detto che le Viesse sono anche pazzescamente belle, selvagge come amazzoni, e letali come fiere. Il maschio che si trova al cospetto di cotanta, sublime, autorevolezza sessuale me lo sono figurato proprio come Will Smith in questo spezzone. Totalmente in balia di ogni loro desiderio e depravazione (Sì, ho visto Il Principe cerca figlio di recente e questa è una citazione sgorgata spontaneamente. Il film, invece, è un vero schifo).


E ora MOOOOOSECAAA!





Per finire, non dimenticarti che il romanzo su Max Payne esiste e lo puoi leggere senza spendere un euro che è uno!



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