Alessio Chiadini Beuri: Dentro il libro e oltre: sono un ficooo000!

giovedì 15 aprile 2021

Dentro il libro e oltre: sono un ficooo000!

 


Si parte con una citazione alta dal Romeo e Giulietta di William Shakespeare, proprio nel capitolo dedicato e raccontato in prima persona da Tetteballerine. Nella vita ci sono due o tre decisioni importanti, che definiscono per sempre la direzione che prenderà l'esistenza di ciascuno di noi. Una di queste io l’ho sprecata così, ne sono sicuro.

Il capitolo si apre con Spanky che racconta al suo diario di aver sentito di nuovo l’inquilina  del piano di sopra passeggiare sopra la sua testa mentre gli altri erano già addormentati. Ha l'occasione, quindi, per una lunga tirata sui pensieri che si fanno pressanti, vividi e tangibili. Il pensiero dedicato a una persona speciale si fa spazio fino a costringerti a sacrificare energie, sonno ed emozioni. È la malattia di chi, per credere di essere soddisfatto, per raggiungere una felicità piena e appagante si trova sempre a percorrere lunghe passeggiate nello spazio profondo, convinto di riuscire ad arrivare a quella stella luminosa e lontana. Non c’è bisogno di dire che questo genere di persona mostra più interesse per un ideale che per qualcosa che, invece, voltandosi a guardare, sarebbe proprio lì accanto, a portata di mano. Ormai sapete anche, però, che Spanky non si accontenta delle cose facili, che lo farebbero penare meno perché, per lui, è il viaggio che conta, è il desiderio a mantenerlo vivo più che il raggiungimento finale, lo scopo, il traguardo da tagliare. La fatica che compie nello sperare, nel convincersi, nel mettere a punto strategie di conquista sono molto più soddisfacenti che stringere tra le mani ciò per cui si è penato tanto. Scommetto che questo tipo di comportamento abbia un nome ben preciso, in medicina. Lo cercherò e magari capirò qualcosa in più anche di me.

In ogni caso, a questo punto il lettore viene svegliato dalle litanie di Spanky in cerca di significati filosofici da Tetteballerine, che irrompe con prepotenza in scena. Lo fa perché, nel frattempo, a metà del post, Spanky si è assentato dal computer lasciandolo aperto su ciò che stava scrivendo. Se ancora non lo amate, sono certo che dopo aver letto questo capitolo, inizierete. Tetteballerine è straripante ed è tutto da godere (in senso letterario, ma per chi volesse anche in senso biblico, a lui non dispiace - Venghino siore, venghino!). 

Tetteballerine inizia a prendere per il culo Spanky con delle entrate morali in tackel alla Materazzi che varrebbero il rosso diretto. Non gli risparmia il fatto che sia un sognatore e che si innamori ad ogni piè sospinto, che gli piaccia più filosofeggiare sulle grandi domande della vita piuttosto che andarsi a prendere le risposte, come invece fa lui (anche se non è detto che siano giuste). Tetteballerine è un tipo diretto, che se ti deve dire una cosa, anche se spiacevole, te la dice e basta, senza giri di parole o edulcorando la realtà. Non servono rimasticamenti, si perde solo tempo prezioso. Scoprirete che Tetteballerine è geneticamente modificato per non provare vergogna (spesso per ciò che dice o fa, più raramente per ciò che accade al di fuori di lui o lontano dalla portata del suo sedere ventoso). È un uomo senza paura, un Captain America (oltre a essere biondo e dai muscoli fumanti) guidato soltanto dal suo istinto, dalla sua profonda superficialità e dal suo drastico e rude modo di fare. 

Come vi ho detto la prima volta che ve ne ho parlato, in lui ho voluto instillare tutta la sicurezza che mi è sempre mancata nella vita vera. Sarebbe tutto molto più facile se fossimo impavidi come Tette’, un’iniezione di capacità decisionale priva di effetti collaterali come il rimorso o la paura di fallire. E poi dice le cose che tutti pensiamo ma che non abbiamo il coraggio di gridare ad alta voce come meriterebbero di essere dette.

Tette’ cancella buona parte delle memorie che Spanky stava scrivendo e infrangendo la quarta parete si rivolge direttamente a voi lettori: lo ha fatto prevenirvi l’orchite che vi sarebbe certamente venuta se aveste letto tutte le paranoie esistenziali di Enrico.

Definisce l’inquilina del terzo piano come “La puttana di sopra”, un po’ per sport e un po’ perché, sotto sotto, Tetteballerine vuole bene a Spanky e il fatto che l’amico stia perdendo il sonno per colpa di questa stronza, lo fa infervorare. Ci descrive, nel dettaglio, anche quello che farebbe se si trovasse nella stessa situazione di Spanky, e lo fa prendendo esempio dal Carlito Brigante di Al Pacino:

Detto questo, Tette’ non si ferma ma anzi rincara la dose decantando le sue doti amatoriali con un rosario di metafore su eroi del wrestling, del cinema e della cultura pop. Nello specifico:

“Sono il Rey Misterio della camera da letto: evoluzioni, picchiate, prese fatali, tecniche a due mani, una mano. Sono lo Zorro del succhiotto, il D'Artagnan della lingua, il David Copperfield delle dita.”


Cos’è che gli volete dire, ancora? Sentiamo. 

L’elenco prosegue ancora un altro po’ e non si tratta solo di skills che possano essere scritte sul Curriculum Vitae da portare ai colloqui di lavoro, no. Tetteballerine si vanta anche dei vari record che detiene all’interno della casa, come quello della defecazione più sostanziosa o della serie più lunga di scoregge tenuta con lo stesso ritmo (battuta 4/4). Si vanta di aver vinto la classifica dei Roiti portati a casa, in cui si identifica “roito” un essere (generalmente di sesso femminile se a parlare sono i maschietti, e viceversa) dalla spiccata bruttezza che generalmente non si avvicina se non prima di averlo pizzicato con un ramo. Ciò aiuta a identificare la posizione della bocca al fine di sapere da dove potrebbe arrivare il primo morso.

Bè, Tetteballerine quella gara l’ha vinta con Pianetadellescimmie. Lascio a voi il piacere di andare a scoprire perché la povera ragazza sia stata chiamata così e soprattutto, a chi deve il soprannome passato ormai alla leggenda.

Concludendo Tette’ ci rende edotti circa l’origine del suo soprannome e ce ne vuole anche dare dimostrazione scrivendo una frase al computer con il solo ausilio del suo petto danzante.

Cosa scriverà?

“Sono un fico”.

La canzone - Better man by Pearl Jam

Il brano di questo capitolo è in antitesi col suo spirito, me ne rendo conto. Il motivo è che ci sono due narratori, dall’animo profondamente distante, se non altro per il loro stato d’animo. Spanky è malinconico, s'interroga ed è in cerca di un significato a cui aggrapparsi, dandogli importanza; Tetteballerine è smargiasso e impavido. Allegro e cazzuto. Quella dei Pearl Jam è una canzone che ha un significato particolare per me,  che ha accompagnato i miei passi tormentati quanto bastava per farne un pezzo della mia storia. Better Man parla di una donna che cerca il coraggio di lasciare il suo uomo, che non ama più, ma tutte le volte che sembra arrivata l’occasione giusta per farlo, le manca il coraggio. Così si racconta che resta perché non troverebbe uomo migliore di lui. Al contempo, però, ricorda con nostalgia come si sentiva quando era sola, forte e indipendente, quasi come se il rapporto d’amore con quest’uomo le avesse tolto qualcosa, che ora rimpiange. C’era una persona per cui ascoltavo spesso questa canzone, come accade a volte, trascendendone il significato e sostituendolo col mio. Io diventavo quell’uomo migliore che avrebbe dovuto essere scelto e che invece attendeva, pazientemente, che il telefono suonasse una possibilità che ero certo di meritare e che non avrei sprecato. La storia di quella chiamata che non arrivò mai ve la racconterò più avanti, facciamo così, che dalla regia mi fanno segno di stringere. Musica. 




Chi più Re di Noi: la ragazza che ascoltava i Guns N' Roses

Editore: Andaluso Errante Books
Prima Edizione: Dicembre 2016
Seconda Edizione: Ottobre 2020
Genere: Narrativa Contemporanea


Quarta di copertina: "Bologna. Una nuova ragazza è venuta ad abitare nell’appartamento sopra a quello di Enrico, Tette’ e Zanna, solo che nessuno l'ha ancora vista. Il primo si è convinto che si tratti della donna della propria vita ed è deciso a incontrarla, il secondo si è offerto di curarne l'irrequieta smania di svegliarli nel cuore della notte facendole assaggiare un po' del toro da monta qual è, l'ultimo non è sicuro che il fantasma dello zio morto in quella casa la lascerà in pace.
Cecilia e Virginia alzano gli occhi al cielo"


NB: da qualche giorno è disponibile anche la variant cover dedicata a John Belushi e Animal House!
Costa solo 1.50 in più rispetto alla classica perché è in copertina rigida!



Qualche Recensione:



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