Alessio Chiadini Beuri: Dentro il libro e oltre: Grande Giove!

venerdì 26 marzo 2021

Dentro il libro e oltre: Grande Giove!

 


In “Grande Giove!” usciamo dall’appartamento con Zanna, Tetteballerine e Spanky e andiamo in un pub perchè, dopo le vicende raccontate in “Uptown Zanna” il nostro rosso peldicarota ha iniziato a sfoggiare un atteggiamento molto più deciso verso l’universo femminile. Questo almeno nella teoria. Nella pratica Tette’ e Spanky lo hanno portato a forza e ora attendono che faccia il suo ingresso nel locale e faccia la sua mossa, la “Grade Giove!” per l’appunto. Il riferimento è, ancora una volta alla celebre frase di Doc E. Brown nella saga di Ritorno al Futuro. 


Proprio per questo Zanna lo hanno vestito come il personaggio di Michael J. Fox, Marty McFly: compreso il giubbetto rosso smanicato e un anacronistico walkman appeso ai jeans e delle vecchie cuffie anni 80’ calate in testa. Dopo avervi fatto rivivere i Goonies in “Nascita di una nazione”, adesso è toccato al capolavoro di Robert Zemeckis del 1985. Che ci volete fare, ve l’ho detto che scrivere è il mio Luna Park personale. È aperto a tutti, comunque, tutti i giorni tutto l’anno, orario continuato, regali e cotillon per tutti. Venite a prendere il vostro biglietto, alle 19:00 c’è Tetteballerine che si cosparge di olio con addosso soltanto un guanto da forno della mamma di Virginia mentre fa il verso del tacchino in amore. In replica alle 21:00 e alle 23:00.


In cosa consiste il “Grande Giove!”, nello specifico, ci torniamo dopo perché anche Spanky si è trovato una gatta da pelare non da poco! È al bancone del pub e sorseggia un caffè, che di solito schifa, e non presta attenzione ad altro se non all’oggetto che ormai non lascia più nemmeno per andare a letto: il fermaglio per capelli che ha trovato sul pianerottolo dell’inquilina misteriosa del terzo piano.

Il problema, se così possiamo chiamarlo, è che quella sera al locale ha anche conosciuto una ragazza molto carina che sembra ricambiare l’interesse. Complice a sciogliere le inibizioni di Enrico è stato lo spritz che Zanna ha offerto a lui e Tetteballerine in segno di buon auspicio per il successo della sua impresa, a inizio serata. Mi avete già sentito parlare, e succederà anche in futuro, dei benefici dell’alcol ma non è perché sono un alcolizzato né un contrabbandiere del Tennesse negli anni 20’. Non facciamo gli ipocriti, insomma: sappiamo benissimo che, salvo alcuni fortunati e savi che hanno imparato l’arte di fregarsene del giudizio altrui e non hanno paura di mostrarsi per quello che sono fuori dai filtri di Instagram, per la maggior parte di noi è molto difficile lasciarsi andare in pubblico. 


La società si aspetta determinati comportamenti da noi, e il nostro desiderio di far parte di qualcosa di più ampio del nostro nucleo familiare ci rende soggetti a sopprimere una buona fetta della nostra personalità selvaggia per apparire simili a tutti gli altri. E l’alcol questa cosa te la toglie, taglia i cavi dei famosi freni inibitori e lascia l’auto correre giù per la collina che desidera. Non pago, Spanky prosegue nella sua disamina dei vari tipi di sbronze e delle categorie di ragazzi che se ne possono servire a scopi bacino-ludici e suggerisce anche un paio di strategie con cui iniziare a insinuarvi nell’interesse della persona su cui volete fare colpo.

Vi lascio leggere in autonomia il capitolo dicendovi che troverete anche questo piccolo omaggio a Blues Brothers:

Giulia, così si chiama la ragazza che sta corteggiando Spanky torna da lui, dopo essersi andata a rinfrescare in bagno e gli chiede di andare a fare due passi, con un sottotesto che sarebbe più chiaro solo se un tenore panciuto salisse in piedi sul bancone e lo contasse a squarciagola. Appena Enrico capisce che la ragazza si vuole appartare con lui per approfondire la loro conoscenza, prima di tutto delle loro laringi/gole/faringi/cavità orali, automaticamente una mano corre a stringere nel pugno il fermaglio dell’inquilina misteriosa. Tetteballerine gli aveva detto di lasciarlo a casa, quel feticcio, se non voleva portare sfiga all’intera missione, e citando Independence Day ma lui lo aveva ignorato e se lo era infilato lo stesso in tasca. 

Così, quando arriva il momento di decidere se sciabolare di lingua Giulia o tornare a casa perché, chissà proprio quella sera in cui lui era stato rimorchiato da quella moretta intraprendente, il karma non avesse deciso di punirlo per non essere rimasto confinato nella sua camera, e avesse infine convinto l’inquilina ad andare a bussare alla sua porta e farsi conoscere. Con questo dubbio che si scava in fretta una galleria del vento all’interno dei pensieri di Enrico, questo si inventa una balla e molla la ragazza là, senza darle nemmeno tempo di capire che cosa è successo.

E non riesce nemmeno ad assistere a tutto il “Grande Giove!”, Bontà Divina!

Riassumiamo: Zanna è entrato nel locale vestito come Marty McFly, si dirige spedito al bancone e ordina una Pepsisenza, poi una semplice Fanta. Tutto previsto nella strategia, il difficile viene proprio adesso perché si tratta di attendere che una preda abbocchi e ci vada a parlare. 

Ci vogliono dieci minuti ma Zanna riesce a resistere in quell’imbarazzo da vero stoico. Tetteballerine e Spanky non possono dargli man forte perché si sono divisi all’interno del locale per assistere alla scena. Anche se suda copiosamente per il nervosismo e l’imbarazzo, Zanna riesce comunque a chiedere alla ragazza che gli si è avvicinata per complimentarsi dell’originale outfit, come si chiama (NDR per i 25 anni di Ritorno al Futuro ci andai anch’io vestito così al cinema e feci magliette per tutti, ma quando una ragazza si avvicinò per farmi i complimenti mi vergognai come un cane! Avrebbe potuto essere la madre dei miei figli? Non lo sapremo mai).

Il passo successivo per Zanna è domandare alla tipa se sia o meno fidanzata. E lui ce la fa, anche se pietrificato dalla paura. Tette e Spanky lo hanno addestrato a ripetere come un pappagallo il copione e lui non fa nient’altro che quello. Un robot programmato per far eccitare le donne.

Sì.


La ragazza gli risponde che lo è e Zanna, ormai “faccia da schiaffi”, prosegue domandandole il giorno esatto in cui lei e il suo ragazzo si sono messi insieme così da poter tornare al giorno prima, baciarla e cambiare il corso della storia.

Sapete che una delle fonti d’ispirazione per Chi più Re di noi è la serie Tv “How I met your mother” e che all’epoca in cui ho scritto questa storia Barney Stinson aveva già messo in atto la mossa del viaggiatore del tempo. Per questo motivo dovevo a Zanna e al resto della squadra uno stratagemma diverso e visto che il mondo di cui scrivo non è così tanto popolato di ochette e sciacquette pronte a credere in tutto ciò che un belloccio vestito bene racconta loro ho deciso di giocarmela sul romantico e stravagante che fa un po’ tenerezza. Eh sì, perché non ci sarà mai speranza che Zanna riesca a rimorchiare come il Johnny Depp di turno. È molto importante conoscere le proprie peculiarità e trasformarle in armi. Per Zanna ho scelto il pietismo e la carità. Se serve allo scopo prendiamo su tutto.

Veniamo al momento musicale della settimana: un classicone anni ‘80, di quegli anni ‘80 che verranno schifati per la musica orribile, orecchiabile sì, ma superficiale. Tutto questo quando esiste ancora il neomelodico, rendiamocene conto.

Riguardando il videoclip ufficiale di Loverboy di Billy Ocean diciamo che ho rivalutato le fondamenta della critica a un certo concetto di musica nel decennio dei delle spalline nelle giacche di uomini e donne dei capelli cotonati: una roba che dire imbarazzante sfiora quasi il complimento con standing ovation e bacio accademico con lingua nell’orecchio. Voi immaginatevi la taverna in cui Han spara per primo, popolata da alieni di razze e galassie diverse che si fanno gli occhi dolci da una parte all’altra, poi metteteci un pizzico di effetti computerizzati con un poligono piramidale che fluttua e si contorce al centro dell’inquadratura da cui spunta l’ologramma del cantante e vi ho raccontato la maggior parte di quello che vorrei risparmiarvi di andare a recuperare. Per fortuna il pezzo merita di più della sua trasposizione per MTV perché Billy Ocean ci regalerà altri pezzi di valore e atmosfera anni ‘80, da me apprezzatissima. Comunque potete leggere “Grande Giove!” ascoltando Loverboy e proiettarla come stato d’animo dello Spanky diviso tra la certezza della Realtà spumeggiante di spritz e il fuoco fatuo dell’immaginazione che lo brucia e ne corrompe i pensieri oppure accompagnare questo nuovo Zanna verso il caldo patibolo della libido e fare il tifo per lui.











Per finire, non dimenticarti che il romanzo su Max Payne esiste e lo puoi leggere senza spendere un euro che è uno!



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