Alessio Chiadini Beuri: Dentro il libro e oltre: la Crypta (Bangity House)

venerdì 30 luglio 2021

Dentro il libro e oltre: la Crypta (Bangity House)


La Crypta è il primo episodio della saga inedita intitolata “Bangity House”, in quanto, per motivi di spazio, non è potuta rientrare nella prima edizione del 2016. Solo i pioneri del blog hanno potuto leggerla fino all’inverno del 2012 e altri pochissimi a cui ho consegnato “brevi manu” l’edizione doppio zero “00” impaginata e prodotta da me medesimo e la mia legatoria di fiducia (Legatoria Piolanti - Forlì).


Edizione 00 (2013)

Edizione 1 (2016)


Come molti dei capitoli di questo immenso romanzo di narrativa frizzante (ho coniato il termine in questo esatto momento) questa “saga” è un vero e proprio divertissement e non aggiunge nulla alla trama principale, benché arricchisca il panorama, le side stories di alcuni personaggi e allunghi per qualche pagina ancora il tempo da passare in questo universo che spero riesca a far dimenticare per un po’ le giornate storte e i momenti di sconforto.

Alla stessa maniera, ma più in grande, di quello che Tetteballerine e Spanky avevano fatto nei capitoli Uptown ZannaGrande Giove! ora, come Gran Maestri dell’ordine Alsef, insieme a Fangio e allo stesso Zanna si apprestano a farlo con i Clyt’o’Ryders, le matricole fresche di badge che hanno preso sotto la loro ala protettiva. Li hanno riuniti alla Crypta, la base operativa dell’ordine ma che in realtà è un’antica cappella sconsacrata nei sotterranei di un monastero ora sede di un’associazione culturale giovanile.

Riferendomi, ufficialmente per la prima volta, ai miei studi antropologici, faccio spiegare a Spanky che in alcune culture, il passaggio di rango da bambino a uomo è spesso soggetto al superamento di tre fasi: la Separazione, la Transizione e la Reintegrazione.

“La Crypta” è il racconto della prima fase: la Separazione, appunto. Per rendere ancora più memorabile l’evento, oltre ad aver addobbato la cripta di candele, Spanky, Zanna, Tetteballerine e Fangio indossano delle cerate gialle e dei copricapi, tutti diversi purché siano brutti: Spanky ha un lungo copricapo da capo tribù degli Indiani d’America, che gli fa solletico alle guance posteriori, come Peter Pan nel celebre film Disney; 


Fangio ha invece optato per un colbacco che, vista l’altezza e la remota pulizia della Crypta ha raccolto ogni possibile ragnatela e ora assomiglia a dello zucchero filato di pube anziano; 


Tette’ ha scelto un cappello di paglia da mondina, che lo fa sentire Raiden di Mortal Kombat e lo ha spinto da subito a provare disparate Fatality sulle già impaurite matricole

mentre Zanna, per finire, ha optato su un cappellino di marinaretto azzurro che, abbinato alla blusa blu che ha scelto di portare quel giorno, lo fa sembrare Paolino Paperino, se solo si calasse pantaloni e mutande fino alle caviglie.


In queste condizioni si procede alla Separazione dei pivelli: coloro che sono ancora vergini da una parte e coloro che sono già usciti in mare aperto, dall’altra (Cottonfioc e Testabietta).

C’è chi protesta, chi grida alla discriminazione e chi si risponde che, allora, la serata poker a casa di Fangio fosse tutta una tattica per fargli vuotare il sacco. Tetteballerine mette a tacere i tumulti lanciando il suo cappello di paglia come il cattivo di James Bond ad altezza uomo e Spanky dice, con orgoglio: “Certo, tutto quello che facciamo è un test! Che credi, che improvvisiamo?”.


Certo che improvvisano, come improvvisavo io a scrivere la maggior parte dei capitoli: mi lasciavo andare alla storia, facendomi condurre dai miei personaggi e tenendo a mente lo scopo per cui eravamo tutti là: divertirci. Certo, sapevo dove sarei andato a finire e sapevo, più meno, come fare ma non mi ero mai dato un limite di tempo o di spazio, sentendo che quando il momento fosse arrivato, me ne sarei reso conto e che non serviva pensarci durante il viaggio. Ecco quello che immagino quando si parla di anarchia controllata: a vista, da lontano, come un padre che lascia i figli a giocare a riva coi granchi morti mentre lui guarda i culi delle turiste teutoniche che passeggiano. 



Animal House by Stephen Bishop:


Finalmente, e dico finalmente, il tanto celebrato film del 1978 “Animal House”, che ho voluto omaggiare con una variante di copertina in brossura ( solo 1,50 euro in più rispetto all’altra), entra a far parte di questa gigantesca colonna sonora. 

So che il brano iconico del film è Shout (e ci arriveremo presto, non temete) ma quello di Bishop è una godibilissima anticipazione di quello che vi attende dalla visione del film. Il ritornello, a parte l’accompagnamento del sassofono, non è molto coinvolgente, ma sono le strofe quelle che regalano soddisfazioni e strappano un sorriso: intanto sappiamo che quei ragazzi possono fare festa fino all’alba e che alla confraternita Delta Chi non puoi sbagliare; che tutte le ragazze cadono ai piedi di Otter,


che Boon e Katy giocano al gatto col topo 

e che la signora Wormer è la regina dell’Animal House, nonchè la moglie del rettore. 

Che Pinto è davvero un bravo ragazzo perchè non approfitta della ragazza del supermercato che si le si è addormentata addosso appena prima di far l’amore con lui; 


che Chip, Doug e Greg non sono secondi a nessuno perché hanno studiato con Attila l’unno, tanto per farvi capire da quanto tempo sono iscritti al college; che la scarpa sinistra di Flounder è sempre nel piede destro 


e che se balliamo come Bluto potremmo prendere una A in “lobotomia”.


Questo è Animal House, e molto di più!






Chi più Re di Noi: la ragazza che ascoltava i Guns N' Roses

Editore: Andaluso Errante Books
Prima Edizione: Dicembre 2016
Seconda Edizione: Ottobre 2020
Genere: Narrativa Contemporanea


Quarta di copertina: "Bologna. Una nuova ragazza è venuta ad abitare nell’appartamento sopra a quello di Enrico, Tette’ e Zanna, solo che nessuno l'ha ancora vista. Il primo si è convinto che si tratti della donna della propria vita ed è deciso a incontrarla, il secondo si è offerto di curarne l'irrequieta smania di svegliarli nel cuore della notte facendole assaggiare un po' del toro da monta qual è, l'ultimo non è sicuro che il fantasma dello zio morto in quella casa la lascerà in pace.
Cecilia e Virginia alzano gli occhi al cielo"


NB: da qualche giorno è disponibile anche la variant cover dedicata a John Belushi e Animal House!
Costa solo 1.50 in più rispetto alla classica perché è in copertina rigida!



Qualche Recensione:



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