Alessio Chiadini Beuri: Bollettino dell'Andaluso: settimana 1 (9 - 15.11.2020)

mercoledì 18 novembre 2020

Bollettino dell'Andaluso: settimana 1 (9 - 15.11.2020)

Ovvero: quello che vi siete persi la scorsa settimana (9-15.11.2020) 




Perchè il finale di La La Land è un capolavoro: 

"Che La La Land sarà un caposaldo della cinematografia futura è stato chiaro fin dall'inizio, dal successo che ha avuto e dall'incetta di riconoscimenti che gli sono stati attribuiti. Uno sguardo alla vecchia Hollywood e un passo, di danza, nell'importanza delle scelte che compiamo nella nostra vita, del saper convivere con i rimorsi, accettare i rimpianti e, comunque, sorridere."

Albert Camus, i 4 libri più famosi dello scrittore francese:

“La grandezza dell’uomo è nella decisione di essere più forte della sua condizione.”

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Ricordare le basi.

Ogni tanto fa bene ricordare le basi. Dicono da dove sei partito e raccontano le tue scelte quotidiane. Il Cyrano è una di queste e non potevo non fregiarmi di questa copia del 1907.


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L'importanza della musica nella narrativa.

"Dell'importanza della musica e del suono per raccontare una storia non me ne sono accorto per primo io. Narrazione e sonoro vanno a braccetto fin dall'alba dell'uomo ma spesso siamo così assuefatti da questo connubio che non ce ne accorgiamo più. 

Una buona storia lo è perché ha il ritmo giusto, che sia eseguito da una studiata sequenza di parole, da un suono calzante, da una melodia perfetta."

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Haruki Murakami e la Resilienza.

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Buon compleanno, Leo!

"Compie 46 anni uno degli attori più talentuosi della sua generazione, se non il più talentuoso. Non era facile uscire dall'ingombrante ombra di Titanic e lasciarsi alle spalle alcuni flop (davvero pochi) e lanciarsi senza sforzo apparente nel firmamento di Hollywood. Per uno che ha esordito al cinema con mostri sacri come Robert De Niro e Johnny Depp il destino non poteva che essere uno solo.
Talentuoso, professionale e socialmente impegnato, sembra non avere limiti artistici. 
Vi propongo tre romanzi che hanno ispirato tre dei suoi film di maggior successo: The Aviator, Prova a prendermi e Shutter Island."

 

Io ero Howard Hughes by Steven Carter
Prendimi... Se puoi by Frank Abagnale
Shutter Island by Dennis Lehane

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La costruzione di un personaggio.

"Dovevo far parlare Enrico, conoscerlo e capire cosa avrei potuto fargli fare. Il fatto che sia un personaggio in parte autobiografico non mi dava lo stesso il permesso di fargli fare quello che mi pareva, altrimenti avrei scritto soltanto la storia della mia vita e tutti avreste comprato un altro libro, di un altro autore.
 Dovevo delineare un personaggio che potesse arrivare a convincersi che i rumori provenienti dal soffitto appartenessero ad una ragazza e, di quella stessa ragazza, farlo perdutamente innamorare.
Per questo motivo la noia di giorni estivi trascorsi in una città deserta mi avrebbe spianato la strada per quell’estremizzazione dei sensi e per quel parziale straniamento dalla realtà che cercavo."

 

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Amazon Storyteller 2020: Salvino Muscarello.

"Salvino Muscarello è il vincitore della prima edizione di Amazon storyteller con il suo legale thriller "la corrente invisibile".
Muscarello non ha una casa editrice alle spalle, è un autore indie, come molti ce ne sono (in Italia davvero tanti!)
Come lettori, diamo una possibilità a questi scrittori perché la qualità e le belle storie si trovano sia negli scaffali delle grandi librerie che nel selfpublishing, così come il suo contrario."
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Hill Valley Novembre, 12 1955. NEVER FORGET

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Max Payne e il Caso Indiano.

"Max Payne: Il sogno americano vende anche in India!

Vabbè, dispiace per i lettori Indiani ma poco male dato che il romanzo costa niente. Al limite potranno imparare un italiano adatto ad affrontare a muso duro i trafficanti di droga!

Comunque, se anche voi volete indurire il vostro slang trovate Max Payne un po' ovunque:

Amazon, Google Play, Streetlib, Kobo e anche sul blog."

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Dentro il libro e oltre: Il Re del palazzo e l'antropologia urbana.


"È online la nuova puntata della rubrica autoriferita "Dentro il libro ed oltre": Il re del palazzo e l'antropologia URBANA.

Ma parla di The boys? No.

E allora perché c'è patriota in copertina, ti vuoi ingraziare i fan della serie tv? Ancora no.

E allora?

E allora per la prima volta fa la sua comparsa un personaggio che sarà davvero importante per il resto della storia e per l'esistenza stessa di Chi Più Re di noi.

Davvero, così importante?

Yep, ho costruito tra i suoi pettorali guizzanti le fondamenta della mia cattedrale. Senza Tetteballerine non saremmo qui a ridere come matti. E Patriota (Homelander) è colui che si avvicina di più alla fisicità del personaggio che ho creato e dato che non potevo usare la vera fonte di ispirazione (visto che cammina tra noi) l'antagonista principale di "The Boys" ha fatto al caso mio."

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Un thriller con Andersen.

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40 anni di Blues Brothers.

"40 anni fa usciva nelle sale italiane un film che avrebbe riscritto il cinema moderno: Blues Brothers!
Una pellicola che merita (e chiede) più visioni per essere apprezzata nella sua interezza. Come molti dei film di un certo periodo, quando lo spettatore non aveva bisogno di troppi spiegoni, la narrazione è su più livelli e ad ogni visione lo spettatore nota dettagli diversi.
Un film godibilissimo a tutte le età (io lo vidi alle elementari e me ne innamorai tanto da bruciarela cassetta e fondere il registratore per le troppe repliche).
Non c'è una scena, una battuta, un'inquadratura che non sia entrata di prepotenza nel bagaglio culturale della sua generazione e di quelle successive. Il film che ha consegnato John Belushi alla leggenda, culminata nella triste sorte che ha strappato al cinema, alla stand-up comedy e alla musica un artista che chissà cos'altro avtebbe avuto ancora in serbo.
Blues Brothers è uno dei film preferiti di molti, me compreso, e non ho potuto non celebrarlo ogni volta che l'occasione mi si presentava in Chi Più Re di Noi con citazioni più o meno evidenti.
La banda? Sì, La BBanda!"
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Chi Più Re di Noi e i Guns N'Roses.

"Per la parte musicale del secondo capitolo di Chi più Re di Noi fanno la loro comparsa anche coloro che costituiscono la costola primigenia, il pilastro portante di questo eccentrico romanzo: i Guns N’Roses e la loro leggendaria Sweet Child o’ mine.

Come appartenente all’annata 1986 ed essendo fondamentalmente un vecchio estimatore di un certo rock sconosciuto degli anni ‘70 e ‘80 in un corpo giovane, i Guns non hanno mai fatto parte del mio campionario di musica preferito e, a parte qualche brano, lo rimangono tuttora. Ma non ero io, o Enrico a doverli ascoltare, bensì l’inquilina del terzo piano. Quella scelta calzava perfettamente con l’immaginario collettivo della studentessa universitaria fuorisede: intellettuale, naive e assolutamente alternativa, oltre che bellissima pur non possedendo i canoni delle modelle delle copertine patinate.
Quella era l’immagine che si doveva stagliare davanti agli occhi di Enrico: una ragazza con le camicie di flanella legate ai fianchi, con canottiere bianche di una marca non identificata, jeans strappati e Doctor Martens.

Avrei potuto scegliere i Nirvana invece che i Guns, me ne rendo conto ma i Nirvana mi stanno sul catso quindi vai di Guns."


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